
Duri a morire (di Anonimo)
Dall'alto dei miei 19 anni o dal basso se preferite, ho giocato 7 anni dilettanti e 8 nel settore giovanile di una squadra di serie A, voglio raccontarvi una cosa. Adesso sicuramente dalla primavera mi ritroverò in prestito in una squadra di serie D, cioè dal vedere la serie A lì ad un passo con tutte le sue luci ed i suoi colori ma anche con le sue ombre, sarò catapultato in un campionato fatto di campi polverosi, calci in culo e tanto lavoro che verrà messo in croce al primo errore. Ora una persona può fare due cose:
Lasciarsi andare fino ad arenarsi nei meandri di qualche serie minore abbandonando in questo modo il sogno di essere portiere ad alti livelli. Oppure Dimostrare sul campo il proprio valore in qualsiasi condizione ambientale e riprendersi quel posto che l'unico sommo giudice (il campo) assegna di diritto a chi lo merita. Anche applicando all'ennessima potenza il punto 2 non si è sicuri di arrivare dove ci si era prefissi, ma perlomeno avrete avuto il coraggio di lottare e di mettervi in gioco. Ne potreste uscire sconfitti ma con la certezza di non aver tradito tutte le persone che hanno creduto,che hanno lavorato con voi e per voi,che hanno sperato nel vostro successo ma soprattuto senza tradire l'orgoglio che contraddistingue un portiere di calcio, in qualsiasi categoria egli giochi. Allacciate i guanti è ora di dimostrare quanto si vale.
PORTIERI
DURI A MORIRE
SEMPRE A TESTA ALTA
Anonimo
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Ultimi commenti
- 31.10.2015 08:13
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13.10.2014 20:54
si chiude con un controllo o un tiro, perché il portiere che blocca il pallone di solito fa ripartire ...
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